Lo prese una profonda tristezza quando capì che la terra era piatta
Forse questo perché non riusciva a vedere più in là della sua bella cravatta a pois.
Fu così che arrivato sul bordo della cartina, non seppe se buttarsi di sotto o tornare indietro.
Restò lì come dopo un rigore sbagliato, come in orario alla fermata del bus che il bus se n’era già andato.
I suoi piedi si sarebbero voluti muovere, ma la testa non li assecondava affatto, e allora restò lì.
Cosa doveva fare, cosa poteva dire se non guardarsi intorno e chiedersi “perché?”.
Pensò di aver sognato e che di lì a poco avrebbe ripreso il pieno controllo della situazione.
Questo un po’ lo consolò.
Poco dopo credette di sapere cosa si doveva fare e dirlo e farlo fu tutt’uno.
Si girò su un fianco, riaprì gli occhi e garbatamente uscì da quelle pagine di atlante