PLANISFERO 5_smallLo prese una profonda tristezza quando capì che la terra era piatta

Forse questo perché non riusciva a vedere più in là della sua bella cravatta a pois.

Fu così che arrivato sul bordo della cartina, non seppe se buttarsi di sotto o tornare indietro.

Restò lì come dopo un rigore sbagliato, come in orario alla fermata del bus che il bus se n’era già andato.

I suoi piedi si sarebbero voluti muovere, ma la testa non li assecondava affatto, e allora restò lì.

Cosa doveva fare, cosa poteva dire se non guardarsi intorno e chiedersi “perché?”.

Pensò di aver sognato e che di lì a poco avrebbe ripreso il pieno controllo della situazione.

Questo un po’ lo consolò.

Poco dopo credette di sapere cosa si doveva fare e dirlo e farlo fu tutt’uno.

Si girò su un fianco, riaprì gli occhi e garbatamente uscì da quelle pagine di atlante