Quali possono essere i motivi per cui un candidato vince o perde un’elezione e quali i motivi che spingono un elettore a votare un candidato concedendogli la propria fiducia?

Provo a immaginare le possibili cause della vittoria che Marcello Giuntini, Sindaco di Massa Marittima, potrebbe conquistare alle prossime Elezioni Comunali del 26 maggio.

PERCHÈ MARCELLO GIUNTINI VINCERÀ LE ELEZIONI

1 – GIUNTINI VINCERÀ per forza d’inerzia, sconfiggendo ancora una volta la legge dei grandi numeri. Nessun governo può ragionevolmente durare più di tanto e più tempo passa più aumentano le probabilità che cada; la forza d’inerzia che lo potrebbe tenere in vita ancora altri cinque anni, è la stessa che potrebbe farlo soccombere, bisogna solo capire se questo avverrà per demeriti propri o per meriti delle opposizioni e in che misura.

A livello mondiale Massa Marittima si classifica prima per la durata delle Amministrazioni gestite ininterrottamente dalla una stessa parte politica, ben 73 anni.

Al secondo posto troviamo, la Cina, un vero e proprio impero, con la stessa amministrazione dal 1949, solo 70 anni;

al terzo posto ancora uno stato, Cuba, stessa amministrazione dal 1953, solo 66 anni, dei dilettanti se paragonati al record detenuto in Alta Maremma.

2 – GIUNTINI VINCERÀ perché concentrerà l’attenzione sul mantenere il controllo del bacino elettorale di Valpiana, Il modo con cui lo fa lo stiamo vedendo: in primis con l’operato portato avanti in questi anni dell’instancabile Vice Sindaco e Vice Re della frazione Luana Tommi. Pare non si ricandiderà, anche se questo non la esonera dal portare il suo contributo, in virtù dei rapporti che la legano all’Amministrazione uscente. Che dire poi degli interventi sulla località che l’hanno trasformata nel corso degli anni in una cittadella (roccaforte vorrei dire) in virtù delle opere qui realizzate? Ultima solo in ordine di tempo, la riqualificazione della piazzetta, una delle tante iniziative che partono ben prima dell’insediamento di Giuntini come nuovo sindaco nel 2014, cioè con le precedenti Amministrazioni, ma con lo stesso modus operandi: do ut des.

Per contro, invece, Prata è stata data per persa da almeno due anni, forse anche tre; stessa cosa per Tatti: da quelle parti è montato il dissenso, inutile contarci ormai, quindi inutile starci a perdere anche solo il tempo che va appena un po’ più in là di un minimo di ordinaria manutenzione e spesso neanche quella. Questo nonostante il buon risultato ottenuto da Giuntini e i suoi nel 2014, risultato al quale però non seguì un altrettanto buona amministrazione, per una ragione o per l’altra; quindi meglio metterci una pietra sopra per evitare rischiose distrazioni.

3 – GIUNTINI VINCERÀ perché si alleerà con il Partito Repubblicano (o come si chiama adesso a Massa Marittima) irresistibilmente attratto dai loro circa 700 voti conquistati 5 anni fa. Poco importa se sembrava non poterci essere possibilità di un accordo tra di loro, se solo si buttava un’occhiata distratta al programma elettorale (seee vabbè, programma…) dei Repubblicani. Oggi il miracolo si è compiuto o sta per compiersi: in caso di vittoria probabilmente ai Repubblicani andrà l’Assessorato all’Urbanistica e Lavori Pubblici che vale tutti i voti portati in dote. Così Marrami, storico esponente di punta, forte delle sue 17 (diciassette) preferenze conquistate nel 2014 potrà avere voce in capitolo e portare avanti a spada tratta la sua tanto auspicata nuova cementificazione a base di “costruzioni residenziali di pregio” (cito dal loro programma) nella zona tra le Coste, Vetreta e il Falusi.

In realtà dubito che Giuntini ritenga credibile il Programma repubblicano, o viceversa, diciamolo; lo faranno perché quei voti potranno ampiamente compensare, almeno sulla carta, la possibilità di perdere anche tutti i 550 voti circa in palio tra Prata e Tatti e varranno l’acquisizione di un Assessorato prestigioso.

4 – GIUNTINI VINCERÀ perché riuscirà a tenere saldo il legame con quello strato dell’elettorato che beneficia direttamente o indirettamente del lavoro di questa Amministrazione, per esempio la manutenzione ordinaria o straordinaria “a gentile richiesta”, una corsia preferenziali per accelerare o ritardare un iter burocratico, una pratica per trasformare un terreno da agricolo a edificabile, un quanto meno improbabile cambio di destinazione d’uso di un locale, e poi le deroghe più o meno legittime ai regolamenti, il barista ambasciatore plenipotenziario verso agricoltori e amanti dell’arte venatoria per dei quali curarne le istanze… si fa per dire eh! Tutte illazioni, solo voci e vocine, niente di dimostrabile, non pensate male…

Il fatto è che è così facile sparlare dei politici a livello nazionale, accusati di clientelismo, di favorire i propri sodali, che magari a un certo punto addirittura vengono presi con le mani nel sacco… sembrano così lontani, sono lontani! anche fisicamente dalle quotidiane vicende massetane; mentre invece se si beneficia di un occhio di riguardo a livello locale,  sembra tutto dovuto, tutto normale, senza porsi il problema se questo va o no a danno dei singoli o della comunità e crei automaticamente sudditanza o complicità verso il politico di riferimento, ma che in compenso consolida la gestione del “potere”…

5 – GIUNTINI VINCERÀ perché il suo operato nel corso degli ultimi cinque anni sarà ritenuto soddisfacente dalla maggioranza degli elettori. Questo è l’aspetto che più mi sorprende, perché se capisco come un individuo animato da passione politica decida di ricandidarsi per portare avanti le proprie idee o gli interessi della propria parte, anche se ha palesemente disatteso i punti del programma presentato cinque anni prima, proprio non mi capacito come gli elettori possano decidere di votarlo ancora e questo ai miei occhi ha solo tre spiegazioni possibili:

  • voteranno Giuntini a livello locale come se votassero a livello nazionale, cioè da tifosi più che da cittadini coscienti delle criticità cittadine, che nella stragrande maggioranza dei casi nulla hanno a che fare (o non dovrebbero) con le questioni che assillano la Nazione, perché c’è un’enorme differenza tra i due ambiti.
  • Voteranno Giuntini solo per non votare Borelli, anche se, detto per inciso, forse è meglio rinunciare a un voto ricevuto perché negato al proprio avversario, invece di un voto conquistato con la forza delle proprie idee. Ma questa credo sia l’ultima delle preoccupazioni di entrambi i candidati, perché in queste circostanze sono i numeri che decidono dei fatti, il resto è solo letteratura e poesia. Almeno fino al giorno dopo le elezioni, momento a partire dal quale si dovrebbe guardare più a conquistare chi non ti ha votato, piuttosto che i tuoi estimatori.
  • Voteranno Giuntini (e convinceranno parenti e conoscenti a votarlo) tutti coloro i quali hanno qualcosa da perdere da una sua eventuale sconfitta, insomma, tornate indietro a rileggervi il punto 4.

E per oggi è tutto, hasta la victoria siempre!