Ieri è stata una bella giornata, la prima dopo tanto tempo, in giro per Firenze con Leonardo, per la visita alla Galleria degli Uffizi.
Ho giocato un po’ (ho giocato molto!) a fare il padre che insegna a uno dei propri figli le cose del mondo, di un certo mondo almeno.
Quest’anno l’anno scolastico è iniziato il 9 luglio, con la speranza, nella fiducia, che ogni amore nasce piano, cova anche a lungo sotto la cenere, ma deflagra in tutto il suo potere con una scintilla, e l’unica scintilla che posso provare a innescare in Leonardo, che nei mesi scorsi a scuola ha studiato il Rinascimento, è quella di portarlo nei luoghi dove più che in altri si respira ancora quel fermento dopo secoli e secoli, così che possa finalmente partire questo suo amore per la Storia dell’Arte, perché è un amore che so esserci in lui. La Storia dell’Arte lo ricambierà.
La meraviglia che ho visto negli occhi di Leonardo, nel vedere dal vivo opere che fino a ieri ha solo visto stampate nelle foto sui suoi libri di scuola, opere di valore assoluto da sempre e che resteranno tali per sempre, è stata una grande soddisfazione e mi auguro che quel suo stupore (che poi ogni volta è anche il mio!) possa ripetersi tutte le altre volte in cui gli capiterà di trovarsi davanti a un capolavoro dell’arte, davanti allo spettacolo dell’ingegno dell’essere umano.
Ogni volta che mi trovo in questi luoghi, ma anche in tantissimi altri, come nella mia piccola Massa Marittima (un piccolo gioiello, però) come ho detto tante volte e continuerò a fare, penso sempre che in quello stesso momento, dall’altra parte del mondo, c’è qualcuno che si è appena svegliato per andare all’aeroporto e prendere un volo che lo porterà nel nostro paese.
Non si fanno foto nei Musei, lo so, scusatemi; ma il desiderio di portarsi via un pezzettino di quei tesori è stato troppo forte.
P. s.: Eravamo un paese all’avanguardia… nel ‘400 e se oggi ci fosse Leonardo (quello da Vinci) in Italia avremmo tutti la banda larga.