L’estate in città è un ghiacciolo che devo mangiare più in fretta che posso, al cedro o al limone, perché altrimenti mi si scioglie addosso e mi cola sui pantaloni, come si sono sciolti e sono colati via i sogni degli ultimi tempi, lasciandomi solo le loro macchie sul colore del tessuto, tono su tono, ancora un po’ appiccicose, ma che leccherei volentieri se solo potessi sentire ancora il ricordo del loro sapore.
L’estate in città è una mattina più nuvolosa del solito, con la temperatura che è scesa di un po’; poi un incontro che non aspettavo e che mi cambia la giornata.
Penombra, parole, gesti, la temperatura che torna a salire e di colpo diluisce col suo calore, fino a farla scomparire, la linea di demarcazione tra presente e passato, un tuffo indietro nel tempo e uno tuffo al cuore. E poi un altro e un altro ancora che dura fino a sera.
Poi mi sveglio, sudato bagnato, ah no, accidenti! Era tutto un sogno…
L’estate in città è fatta di notizie che mi danno “sai la novità?” ma che già sapevo; dati, osservazioni, prospettive, percorsi… una storia che è come se l’avessi già sentita e che già so come andrà a finire.
E che ci possiamo fare più di quello che è già stato fatto, se non tenere la trincea, piantare bene i piedi in terra, stringere i pugni, caricarsi tutto sulle spalle (che mamma me le ha fatte larghe più di quello che credi) e via andare, che tra un po’ anche questa estate sarà finita.
SPALLE LARGHE, Francesco De Gregori
Un uomo con le spalle larghe, ecco cosa ci vorrebbe per te,
che ti capisce senza farlo capire e non ti spieghi mai perchè,
che ti conosca da quand’eri piccola, o che da piccola ti immaginava già.
Un uomo con le spalle larghe, lo sa bene lui come si fa.
Un uomo con le spalle larghe, la paura non sa nemmeno che è,
se tira freddo si alza il bavero e corregge il caffè.
Può ritornare sporco di rossetto, tanto ha una faccia che non tradisce,
un uomo come ce ne sono tanti, che quando vuole non capisce.
Un uomo con le spalle larghe, la fortuna non sa nemmeno che è,
ogni sera fa cadere le stelle, ogni mattina le raccoglie con te,
e se bastassero le cartoline, te ne manderebbe una ogni anno,
e poi potresti vederlo piangere, come gli uomini non fanno,
un uomo che mangia il fuoco, e per scaldarti si fa bruciare.
Diventa cenere a poco a poco ma non la smette di amare.
Un uomo con le spalle larghe tutta la vita ti prenderà,
per insegnarti e per impararti, se mai la vita basterà.
In una grande casa con le finestre aperte, in certe stanze piene di vento.
Un uomo con le spalle larghe una buona misura del tempo.