Il pomeriggio di giovedì, tutto ieri e oggi sono filati via bene. Leonardo sembra aver retto bene il colpo.
Aiuta molto avere degli amici, e lui ne ha.
Aiuta molto pianificare un viaggio, e lo hanno fatto.
Era in previsione per i suoi diciotto anni, ma è stato rimandato a dopo la fine della scuola; per il suo compleanno, a gennaio, non c’era molta disponibilità da parte degli altri a seguirlo e neppure lui ne aveva poi troppa voglia, mettersi in giro per pochi giorni magari anche al freddo.
Quindi hanno ricominciato a parlarne appena chiuse le scuole, ipotizzando una settimana a Barcellona e una a Lisbona.
– Lisbona tutta la vita gli ho detto
– Eh infatti ci piace parecchio l’idea, oggi ci mettiamo lì con gli altri e vediamo come metterla giù
– Che poi da Barcellona ci sono solo passato… come per dire che quindi non è che ne abbia un’idea in presa diretta, ma Lisbona è meravigliosa.
Penso al mare che si affaccia sull’oceano, al Tago che si butta in quelle acque, all’architettura che si affaccia su quelle sponde, segnata profondamente dagli arabi, ma che è vissuta anche di un misto tra il gotico, il gusto fiammingo e il rinascimento italiano. Il sali scendi delle infinite Rue che dalle rive dell’enorme estuario del Tago salgono verso i sette colli sui quali la città è edificata e il cielo e il mare che conferiscono una luce particolare nelle gole tra un colle e l’altro. E poi il Bairro Alto, il vino Porto e la Ginjinha (il liquore a base di amarene), le cataste di baccalà nei negozi, i gamberetti letteralmente cotti e mangiati in piccolissimi locali a ridosso del porto fluviale, la cordialità dei cittadini, la bellezza di certe ragazze creole… Insomma, io sarei andato (tornato) a Lisboa.
… … …
– E niente, non ce la facciamo ad andare anche là, ci vogliono 80 euro circa di treno, un po’ di più in aereo e una sessantina in pullman e ci vogliono circa 13 ore di viaggio
– Azz… mi spiace e quindi?
– Quindi facciamo dieci giorni a Barcellona e bona.
– Ah, ok, bello dai, potete andarci in un altra occasione in Portogallo, Lisbona non scappa.
– Si si infatti
– Come vi organizzate adesso per prendere i biglietti?
-Si pensava di trovare voli e ostello, raccogliere i soldi e poi prenderli con una carte di credito. Senti tu potresti…
– Si certo, lo possiamo fare da qui, tranquillo.
Così venerdì pomeriggio ci siamo messi online e per prima cosa abbiamo preso il volo di andata e ritorno (in cinque spendono poco più di 100 euro a testa tutto compreso) e dopo siamo passati all’ostello.
Leo si mette davanti al computer, digita un paio di link prima di trovare quello che stava cercando
– Bella lì! Eccolo, è questo
Mi affaccio al monitor sulla finestra del sito
–Allora me lo fai apposta?
-Ah ah ah ah! No, davvero, è un caso. È quello che c’è sembrato migliore come costo e posizione, a mezza strada tra Barceloneta e il centro. C’è sembrato messo bene, hanno anche la lavanderia è servito bene dai mezzi… dai è questo.
– Questo eh?
– Già!
il “GRAFFITI HOSTEL” (www.graffitihostel.es)
– Lui!
– Vi sembrerà di essere a casa…