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La sconfitta della Cooperativa Colline Metallifere, subita nella gara per l’aggiudicazione della gestione dei Musei di Massa Marittima, segna uno dei momenti più bassi per tutta la Comunità cittadina, tanto da rappresentare una sconfitta per tutti gli abitanti, che dopo trentotto anni vedono svanire la presenza di quello che era diventato un vero e proprio punto di riferimento culturale, professionale e umano.

Nessuno potrà opporsi all’esito conseguito, nessuno potrà imputare ad altri la responsabilità di quanto accaduto, si gareggia, si può vincere e si può perdere.
Però si deve sottolineare il clima nel quale tutto questo è maturato fino giungere all’amaro epilogo.

Sono le scelte fatte dell’Amministrazione comunale, a partire dalla decisione di affidare la gestione dei parcheggi alla neonata “Massa Marittima Multiservizi s.r.l.” cioè l’ex Farmacia Comunale, gestione che, semplificando, per anni ha rappresentato l’entrata che dava sufficiente tranquillità economica alla Cooperativa, scelte che lasciarono perplessi fin da subito, facendo presagire cosa sarebbe poi accaduto.

Quanto sarebbe stato più apprezzabile, da parte della Giunta comunale in carica,  un gesto di onestà intellettuale come quello di dichiarare “ragazzi, non c’è più un soldo, dobbiamo pagare qualche milione di euro di debiti (tra vertenza Ex-Molendi e quelli dovuti all’Unione dei Comuni) non sappiamo più come fare, così dobbiamo tagliare dove si può”. Sarebbe stato sicuramente doloroso, sarebbe stata l’ammissione di un fallimento, ereditato dalle precedenti amministrazioni e gestito in maniera pessima dall’attuale Giunta; ma sarebbe stata una dichiarazione tutto sommato apprezzabile, perché avrebbe significato molto di più oltre al caso specifico:
anzi tutto la volontà di tagliare i ponti col passato;
forse anche una richiesta di pacificazione rivolta a tutte le parti politiche con le quali cercare di capire come poter limitare i danni…

E invece no, l’onestà intellettuale evidentemente non gli appartiene, o in questi anni è andata in vacanza. Onestà intellettuale che fa rima con l’umiltà….

Spiegava il Sindaco Marcello Giuntini:
…la società Multiservizi potrebbe così assolvere ad altre funzioni oltre a quella di Farmacia comunale fornendo ai cittadini risposte diversificate in modo efficiente, con costi minori per la comunità e soprattutto con un’attenzione al cittadino maggiore rispetto a quelli gestiti da soggetti privati esterni

Mi chiedo che espressione avesse mentre diceva “sopratutto con attenzione maggiore” come dire che fino ad oggi quest’attenzione è mancata o non è stata all’altezza del servizio offerto.

E poi via con la solita supercazzola:
“…tesa a rilanciare la Farmacia ottimizzandone ulteriormente la gestione e a valorizzare la società in house…”

“…svolgeremo una costumer satisfaction presso gli utenti e presteremo particolare attenzione alla trasparenza…” e le  immancabili promesse di rito

“…a inizio anno la Multiservizi inizierà a istallare i nuovi dispositivi che permetteranno agli utenti di utilizzare carte di credito e debito, modalità contactless o smartphone per il corrispettivo della sosta, in modo da essere pronti per la stagione primaverile ed estiva…” cosa che ovviamente, quasi a metà estate, non è ancora avvenuta.

Oggi ho saputo che in Via Moncini chiuderanno altre quattro attività e l’Amministrazione comunale si prende il lusso di perdere altri sei, sette, o quanti saranno, posti di lavoro facendo di fatto chiudere bottega anche alla Cooperativa Colline Metallifere, per non parlare dei coniugi, dei figli, dei genitori che indirettamente ne subiranno le conseguenza, Cooperativa che ha la colpa di essersi trovata in questo momento storico, sulla strada di un’Amministrazione che fa pagare i propri errori falciando i passanti, nella speranza di non perdere il proprio feudo alle prossime elezioni.
O forse neppure più quello rappresenta qualcosa di interessante, per chi, per esempio, nel caso di una mancata rielezione, il suo posto di lavoro assicurato comunque ce l’ha, lì che lo aspetta.

Si lo so: quest’ultima affermazione è un po’ facile, ma questo è.