Come ogni anno, anche quest’anno scriverò degli auguri per i miei figli, per proseguire con quella che vorrei diventasse una tradizione, ancora breve lunga soli cinque anni, ma che conto di portare avanti e, magari tramandare loro.
Lo scorso anno, in uno slancio di ottimismo (rivelatosi quanto meno fuori luogo, visto come sono poi andati questi 365 giorni, roba tipo paura e delirio insomma…) scrissi loro queste righe:
“2020, DUEMILAVENTI, 20 venti… mi piace questo numero e mi piacerà quest’anno contraddistinto da questa cifra bella tonda.
20 in numero, ma anche “venti” nel senso di fenomeni atmosferici, spostamenti d’aria, masse che vanno da una parte all’altra dell’atmosfera terrestre, un anno ventoso capace di scompigliare le carte in tavola ma con garbo, di ripulire l’aria stagnante, spazzare l’orizzonte da ogni nuvola per sgombrare il campo da tutte le ombre.
Ecco, spero che possa essere così per voi due e per tutte le persone alle quali vogliamo bene.
Buon anno nuovo ragazzi!”
Questa volta poche storie, tutta prosa niente poesia, dritto allo scopo:
“Auguri, non bevete troppo e casomai ricordate l’autocertificazione”
Per il 2022 vedremo. Tanti cari auguri anche a voi